Il tempo di Avvento, che è iniziato quest’anno con la domenica 30 novembre, è tempo di attesa, di conversione, di speranza: attesa-memoria della prima ed umile venuta del Salvatore nella nostra carne mortale; attesa-supplica dell’ultima e gloriosa venuta di Cristo come Signore della storia e Giudice universale.
«L’anno liturgico è celebrazione continua e progressiva di tutto il piano della salvezza, in una forma che è ad un tempo evocazione delle mirabili opere di Dio, culto filiale al Padre per mezzo del Figlio nello Spirito, istruzione e santificazione della Chiesa». Assumere il dinamismo proprio dell’anno liturgico significa vivere in comunione con tutta la Chiesa, condividendone il cammino nel corso del tempo.
Da Giovedì alla domenica 25 Agosto la nostra comunità ha celebrato, come ogni anno nell’ultima domenica di Agosto, la Festa patronale dell’ Assunta.
Il triduo di preparazione è stato caratterizzato da momenti di preghiera, Messe celebrate nei vari rioni del paese e l’Adorazione Eucaristica al pomeriggio tutti i giorni. Il sabato sera , a differenza degli anni scorsi, abbiamo fatto una cena insieme negli spazi recentemente restaurati, all’aperto con molta gente presente . Tutto questo per cercare di raccogliere fondi per contribuire ai pagamenti della festa e dei recenti lavori.
La domenica abbiamo avuto il nostro Vescovo Andrea, che ha celebrato la Santa Messa alle 11.00, animata dal coro della parrocchia con la presenza di don Billeri, il diacono, prossimo alla Ordinazione presbiterale. Dopo la benedizione l’atto di affidamento della nostra parrocchia alla Vergine Maria. Al nostro Vescovo, don Fabrizio ha rivolto, anche se in anticipo di un giorno , gli auguri di buon compleanno.
Il nostro Vescovo ha ringraziato tutta la comunità, il nostro parroco e il coro che ha animato , dicendo a tutti la sua gioia di essere qui e soprattutto perché si sente in famiglia quando viene a celebrare nella nostra comunità.
Dopo la Messa un conviviale con i Sacerdoti del Vicariato e altri amici sacerdoti, momento vissuto nella letizia e nella gioia fraterna tra presbiteri con il loro Vescovo.
Il Pomeriggio diversi bambini sono convenuti sulla piazza, per loro c’era organizzato un momento ludico che si è concluso in chiesa con una preghiera davanti alla Madonna e dopo l’omaggio floreale dei bambini che poi fuori hanno lanciato i loro palloncini.
Arrivati alla sera, la processione per le strade del paese, la recita del santo rosario e poi la predica di don Marco Billeri, hanno concluso i festeggiamenti della Festa dell’Assunta, nostra patrona.
Nella semplicità e con spirito di fraternità abbiamo vissuto questi giorni che esortano tutti noi a riprendere il cammino del nuovo anno pastorale che si va ad aprire sia in diocesi che nella nostra parrocchia.
B.C.
L’irrinunciabile appuntamento di tre giorni che le nostre Parrocchie organizzano a Gavinana, si è svolto quest’anno i giorni 9, 10 e 11 Settembre.
Il tema sul quale i ragazzi sono stati chiamati a riflettere quest’anno si basava sul “discorso della montagna”, in particolare sui primi versetti del quinto capitolo del Vangelo di Matteo, in cui Gesù affida alla folla radunatasi attorno a lui il messaggio delle beatitudini. Delle otto beatitudini evangeliche, particolare rilevanza è stata data a “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”, anche in virtù del Giubileo che abbiamo vissuto in questo anno. Le beatitudini rappresentano il sentiero che Gesù ha tracciato davanti a noi per indicarci la strada che può portarci a quella profonda serenità di chi vive in sintonia con Dio: chi segue il messaggio delle beatitudini segue la strada di Dio, che conduce alla vera gioia.
Tale tema è stato approfondito e “scoperto” in maniera graduale: a partire da semplici giochi fino ad arrivare a discussioni di gruppo, i bambini e i ragazzi hanno avuto l’opportunità di comprendere il messaggio profondo costituito dalle beatitudini e, ognuno secondo la propria maturità e sensibilità, di contribuire alla crescita personale e altrui.
Ai momenti più formativi, si sono alternati gli ormai classici spazi per divertirsi conoscendosi e giocando con gli altri: una caccia al tesoro, giochi d’acqua, tornei di pallavolo, biliardino e ping-pong, una cena con delitto in cui i ragazzi erano chiamati a risolvere un intricato mistero. Novità di quest’anno, un gioco notturno svoltosi dopo l’adorazione del sabato sera, che ha visto le varie squadre impegnate nelle prove più disparate, dal riconoscere improbabili intrugli liquidi al cantare in allegria canti religiosi. L’atmosfera ludica si è conclusa con una premiazione (con tanto di medaglie) dei vincitori dei vari tornei, tra gli applausi e le risate di tutti i partecipanti.
Il clima di gioia e condivisione si è mantenuto e amplificato la domenica quando i genitori hanno raggiunto i loro figli per passare una giornata in compagnia. Dopo aver accolto i genitori e aver loro mostrato con l’aiuto di cartelloni e fotografie le varie attività svolte nei giorni precedenti, abbiamo celebrato la Santa Messa. Dopo uno squisito pranzo, merito delle bravissime cuoche che ogni anno riescono nell’impresa di sfamare cinquanta famelici bambini e i rispettivi genitori, ci siamo salutati e siamo tornati a casa.
Il solido lavoro di squadra fra Don Fabrizio, gli educatori e tutti i volontari di cucina ha reso possibile che questo campo potesse svolgersi in modo ancor più bello e piacevole. Noi educatori per primi abbiamo avuto qualcosa da imparare dai bambini e dai ragazzi all’interno delle attività formative e, nonostante la tanta pazienza spesso necessaria per coordinarli nei giochi e nell’andare a letto, abbiamo portato a casa con noi molti ricordi positivi. Quest’anno in particolare ci sentiamo di ringraziare tre ragazzi più grandi, Manuele, Gaia e Mirko, che ci hanno aiutato nella gestione dei momenti che richiedevano maggiore impegno e attenzione, dimostrando maturità e disponibilità.
Ringraziamo il Signore che ogni anno ci permette di vivere questa bella esperienza e ci dà la gioia di condividerla con i nostri amici e parenti.
Pietro Gronchi
Domenica 31 gennaio è stato celebrato il sacramento della Cresima nella nostra parrocchia di Marti, presieduto per la prima volta dal Vescovo Andrea Migliavacca, pertanto tale circostanza ci ha permesso di offrigli il nostro semplice e personale benvenuto nella diocesi: il suo arrivo è stato atteso nella piazza e sulla gradinata della chiesa da parte di Don Fabrizio, dei cresimandi e dei parrocchiani presenti, il saluto è stato accompagnato con due lettere, una scritta da un membro del consiglio pastorale e l’altra da una giovane rappresentante dei chierichetti dato che a Marti costituiscono un gruppo piuttosto sostanzioso ed eterogeneo composto da bambini di alcune classi del catechismo che ogni domenica prestano servizio creando una cornice più festosa e ricca alla celebrazione; gesti semplici volti a creare una calda accoglienza e manifestare la gioia per il dono del nostro nuovo Pastore facendo sì che potesse sentirsi parte della nostra famiglia martigiana.
La celebrazione ha posto al centro i ragazzi, preparati da Ludovica, Nico e Erika, che si apprestavano a ricevere il dono dello Spirito Santo e lo stesso Vescovo, durante l’omelia, si è rivolto a loro in modo semplice e diretto sottolineando l’importanza di ciò che avrebbero ricevuto quel giorno, lo strumento per realizzare le sante ispirazioni della loro vita; inoltre ha augurato loro di coltivare la fede, per intessere una amicizia stretta e sincera con Gesù, la speranza, per non perdere mai la gioia anche nelle più drammatiche circostanze della vita, e la carità, per essere sempre guidati dall’amore di Dio.
Al termine della celebrazione è stato presentato al vescovo un regalo di benvenuto da parte della nostra parrocchia, una borsa portadocumenti utile per il lavoro quotidiano del nostro pastore, un dono pratico e concreto. Successivamente il Mons. Andrea ha potuto visitare i locali della canonica e della Caritas e la mattina si è conclusa con un pranzo conviviale a cui hanno partecipato, oltre al Vescovo e a Don Fabrizio, i frati di San Romano, il parroco di Montopoli Don Matteo, Don Loius, alcuni seminaristi, i rappresentanti del consiglio pastorale ed economico con i rispettivi coniugi.
Per la nostra piccola parrocchia è stata una domenica di duplice festa, un momento che ha coinciso da una parte la celebrazione del sacramento della Cresima, un sì che rappresenta il culmine di un percorso che i nostri ragazzi compiono guidati per mano dai catechisti a partire dal quale ha inizio un cammino di fede più maturo e autonomo, dall’altro l’occasione per gioire del pastore che il Signore ha donato alla nostra comunità diocesana dopo un anno di attesa, un pastore che con la propria genuinità ha raccolto la benevolenza della nostra parrocchia che lo senz’altro lo sosterrà con la preghiera. Vogliamo dire Grazie al Signore per il dono di un nuovo pastore e…….in bocca al lupo caro Vescovo Andrea , per quello che possiamo e sappiamo fare siamo al suo fianco per essere in questo tempo testimoni della misericordia di Dio
Martina Benvenuti